Marsala, chiuso da mesi il Molo Colombo del Porto; protesta la marineria per i disagi

Protestano a Marsala gli operatori marittimi per il prolungarsi della chiusura dell’accesso al Molo Colombo dovuto al mancato ripristino del manto stradale. La chiusura è stata disposta a seguito di un grave incidente stradale avvenuto lo scorso agosto che ha coinvolto il fattorino per le consegne di una pizzeria d'asporto che si è rovinosamente schiantato a terra con lo scooter, finendo in coma. Questo tragico evento ha spinto il comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala a chiudere l'accesso al Molo, data la situazione del manto stradale fatiscente e la mancanza di illuminazione adeguata. Nonostante la giustificata necessità di questa misura, atta a prevenire altri incidenti, la marineria locale ha reagito con crescente frustrazione a causa della prolungata chiusura, che sta creando notevoli difficoltà logistiche. I pescherecci possono ormeggiare al molo Colombo, ma non possono svolgere altre attività nella zona, obbligati a rifornirsi e a sbarcare il pescato sulla banchina opposta del porto. Grazie ad un finanziamento di 250 mila euro, già concesso dalla Regione Siciliana, si sta ripristinando l'illuminazione con l’impiego di 40 nuovi gruppi illuminati a Led che miglioreranno l’efficientamento energetico e, mediante l’installazione di un sistema di telecamere a circuito chiuso, sarà garantita la video sorveglianza dell’intera area portuale con il duplice scopo di prevenire e contrastare lo svolgersi di qualsiasi attività illecita. Tuttavia, la completa riapertura del molo Colombo richiede il rifacimento del manto stradale, un compito che spetta alla Regione Siciliana e al Comune di Marsala. Spesso, quando di mezzo vi sono enti pubblici, lentezze e burocrazia rischiano di colpire chi più ne soffre, ovvero gli operatori del settore marittimo. L'intervento per la messa in sicurezza del porto di Marsala, avviato su impulso del presidente della Regione Siciliana, è fattibile in tempi brevi rispetto alla lunga attesa per la ristrutturazione completa del porto. I lavori sono stati affidati a un consorzio di imprese romane, che ha presentato un ribasso d'asta del 40%, con un importo contrattuale netto di 543.000 euro. Inoltre, è prevista l'opzione integrativa della progettazione definitiva, esecutiva, della direzione lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, per un costo aggiuntivo di 1,5 milioni di euro. Nonostante i ritardi, questa iniziativa rappresenta un piccolo passo avanti verso la messa in sicurezza del porto di Marsala, ma resta ancora lontana dalla grande ristrutturazione tanto attesa per la quale erano stati stanziati circa 60 milioni di euro. Fondi naufragati tra lungaggini burocratiche e la grave “latitanza” dell’allora Amministrazione comunale guidata da Alberto Di Girolamo che arrecò un gravissimo danno all’infrastruttura, alla comunità marsalese e agli operatori che non possono svolgere la propria attività, nonché notevoli ripercussioni sul piano economico ed occupazionale

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