“Vandalizzato il murale dedicato a Denise Pipitone: rimossa la scritta “Verità”. La famiglia chiede l’aiuto delle autorità per fare luce sull’accaduto”

Il murale dedicato a Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004, è stato vandalizzato. Nell'immagine, che ritrae la giovane donna con le candeline, è stata strappata la scritta "Verità". L'opera, realizzata dall'artista Fabio Ingrassia, si trovava sotto gli archi del Seminario Vescovile di piazza della Repubblica a Mazara del Vallo, nel trapanese, ed era stata creata in occasione del suo 23esimo compleanno. L'artista ha commentato l'accaduto sui social, affermando: "Oggi ho avuto l'ennesima testimonianza che come esseri umani stiamo fallendo miseramente!". La madre di Denise Pipitone, Piera Maggio, ha rilasciato una nota sui social esprimendo la sua indignazione per il gesto: "Se è stato un gesto voluto rimaniamo basiti da tale vigliaccheria e insensibilità". La famiglia di Denise Pipitone si interroga sul motivo di questo gesto vandalico. Non si sa se il disegno si sia strappato a causa delle intemperie o se qualcuno di ignobile e vigliacco abbia voluto eliminare deliberatamente la parola "Verità" dal ritratto realizzato con tanto affetto. La famiglia chiede che le telecamere di videosorveglianza presenti nella piazza vengano consultate per fare chiarezza sull'accaduto. Il murale rappresentava un importante simbolo per la ricerca di verità e giustizia per Denise e la sua famiglia. Il gesto vandalico ha suscitato una grande indignazione e tristezza sia tra gli abitanti di Mazara del Vallo che tra le persone che seguono il caso da vicino. La speranza è che il murale possa essere ripristinato nel suo stato originale il prima possibile e che i responsabili vengano individuati e puniti per il loro gesto vile. La famiglia di Denise Pipitone continua a lottare per la verità e non si arrenderà fino a quando non avrà risposte concrete sul destino della loro amata figlia. L'appello alla collaborazione da parte dei cittadini e delle autorità si fa sempre più pressante, perché solo con la verità si potranno fare finalmente giustizia e chiudere questa lunga e dolorosa vicenda.

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