La Polizia Penitenziaria Arresta Nuovi Tentativi di Traffico di Droga e Smartphone all’Ucciardone
PALERMO – Nella giornata di ieri, la polizia penitenziaria ha inflitto un duro colpo al traffico di droga e dispositivi elettronici nelle carceri palermitane, sequestrando un carico di sostanze stupefacenti e smartphone lanciati dall'esterno all'interno della casa di reclusione “Maresciallo Di Bona”, ex Ucciardone. La notizia è stata divulgata dal sindacato Cnpp, che ha sottolineato l’importanza delle operazioni di controllo svolte dal personale carcerario. Maurizio Mezzatesta, segretario nazionale del sindacato Fsa - Cnpp, ha commentato con soddisfazione il risultato ottenuto: «Nonostante pochi mezzi e agenti, si riesce a ottenere questi risultati». Durante l'intercetta, gli agenti hanno rinvenuto due involucri contenenti due smartphone di ultima generazione, cavetti di ricarica e circa 200 grammi di sostanza stupefacente, il cui tipo è ancora in fase di accertamento. Questo sequestro si inserisce in un contesto allarmante di attività illecite all’interno degli istituti penitenziari palermitani. Solo pochi giorni fa, il cane antidroga Leo, in servizio presso il carcere Pagliarelli, aveva segnalato la presenza di sostanze stupefacenti su un detenuto. In seguito a questa segnalazione, gli agenti avevano sequestrato circa 10 grammi di hashish, che erano stati occultati indosso al recluso nella nona sezione del vecchio carcere borbonico. Mezzatesta ha espresso un plauso al lavoro del personale di polizia penitenziaria dell'Ucciardone, lodando la professionalità dei dirigenti Francesco Cerami e Giovanni La Sala. Tuttavia, l’appello del sindacato è chiaro: «Vorremmo tanto che il personale operante negli istituti possa operare in futuro con mezzi tecnologici al passo con i tempi e avere a disposizione anche un cane antidroga per migliorare ulteriormente la sicurezza». Resta alta la guardia nei corridoi delle carceri palermitane, dove il traffico di droga e la fornitura di smartphone continuano a rappresentare una sfida significativa per le autorità penitenziarie, che si impegnano quotidianamente a garantire un ambiente più sicuro sia per i detenuti che per il personale.