Incidente in Viale Regione Siciliana: il motociclista rompe il silenzio

«Non stavo facendo gare, anzi sono stato il primo a soccorrere Gianluca Billitteri dopo lo schianto. Non c’entro nulla e non stavo facendo una prova di velocità». Queste le parole di un motociclista, identificato come il conducente di uno scooter Honda SH, che si è presentato spontaneamente agli agenti del comando di polizia municipale dopo il tragico incidente avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì a Palermo. L'incidente ha avuto luogo in viale Regione Siciliana, in direzione Trapani, proprio all'altezza di corso Calatafimi. Billitteri, coinvolto nello scontro, ha impattato violentemente contro un pilastro in cemento, sollevando immediatamente preoccupazioni sulle circostanze che hanno portato all'accaduto. Inizialmente, le testimonianze raccolte sul posto avevano suggerito l’ipotesi di una possibile sfida clandestina tra motociclisti, conferendo un’aura di sospetto al motociclista presente sulla scena. Tuttavia, la paura di essere ingiustamente coinvolto in questa vicenda ha spinto il giovane a contattare le forze dell’ordine. Nel suo racconto, ha voluto chiarire la sua posizione, evidenziando il suo ruolo di soccorritore in un momento cruciale, piuttosto che quello di un partecipante a una corsa illegale. La polizia Municipale ha avviato un’indagine per fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente e su eventuali responsabilità, ascoltando le testimonianze di chi si trovava nei paraggi al momento del sinistro. La situazione rimane delicata, e la comunità attende ulteriori aggiornamenti da parte delle autorità competenti, mentre il motociclista si è detto disposto a collaborare pienamente per fare chiarezza su quanto accaduto quella notte fatale. La dinamica dell’incidente sarà al centro dell’attenzione nelle prossime ore, con l'obiettivo di fare luce su un tragico evento che ha scosso la città.

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