Riesame di Palermo: Assolti gli Agenti di Polizia Penitenziaria nel Caso di Abusi a Trapani

Il tribunale del Riesame di Palermo ha accolto il ricorso degli avvocati degli agenti di polizia penitenziaria coinvolti in un’inchiesta che solleva gravi accuse di presunti abusi e maltrattamenti nei confronti dei detenuti nel carcere di Trapani. Con una decisione che ha suscitato un acceso dibattito, il tribunale ha annullato le misure cautelari degli arresti domiciliari per tutti gli indagati, rivedendo la gravità delle accuse a loro carico. In particolare, il collegio giudicante ha ritenuto che le condotte contestate non possano essere qualificate come torture, come inizialmente ipotizzato dalla procura. Pur riconoscendo la necessità di ulteriori approfondimenti sugli episodi segnalati, il Riesame ha concluso che questi non raggiungono il livello di sistematicità e gravità richiesto dalla normativa per configurare il reato di tortura. In alcuni casi, le condotte degli agenti sono state riqualificate come abuso di potere o altri reati di minore entità. Attualmente, le motivazioni dettagliate della decisione del tribunale non sono state ancora depositate, ma la pronuncia ha già avuto un impatto significativo sulla situazione degli indagati. Le misure cautelari degli arresti domiciliari sono state sostituite da una sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nel Corpo della polizia penitenziaria, segnando un punto di svolta in un caso che ha sollevato preoccupazioni riguardo ai diritti dei detenuti e all’operato delle forze dell’ordine. Resta da vedere come si svilupperà la situazione, con l'opinione pubblica e le istituzioni che continuano a monitorare da vicino l’evoluzione di questa delicata vicenda.

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