PACEMAKER SENZA FILI IMPIANTATI ALLA CARDIOLOGIA DI MAZARA DEL VALLO

Due distinti interventi di impianto di un pacemaker miniaturizzato senza fili, dispositivo che regola il battito del cuore nelle persone con ritmo cardiaco più lento del normale, sono stati eseguiti su due pazienti affetti, rispettivamente, da bradicardia sintomatica e da blocco atrioventricolare di secondo grado. Ad eseguirli, per la prima volta in provincia di Trapani, un’equipe chirurgica multidisciplinare coordinata da Michele Gabriele, direttore dalla Unità operativa di Cardiologia e UTIC dell’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo. Il pacemaker miniaturizzato senza fili è circa dieci volte più piccolo di un pacemaker normale e grazie alle sue caratteristiche tecnologiche, che prevedono l’inserimento di elettrodi di stimolazione, batteria e processori in una piccola capsula, permette di ridurre le complicanze che si possono verificare durante e dopo l’intervento di un impianto di pacemaker convenzionale, quali infezioni o decubito, spostamento e usura nel tempo degli elettrocateteri. Il dispositivo viene posizionato direttamente all’interno del ventricolo destro del cuore con una procedura mini- invasiva per via transcatetere con approccio transcutaneo, utilizzando la vena femorale, attraverso uno speciale introduttore, mediante una piccola incisione nell’inguine. La procedura può essere eseguita in anestesia locale, non prevede l’uso di elettrocateteri e non lascia cicatrici esterne. Non richiede, inoltre, la creazione di una tasca prepettorale sottocutanea. “L’acquisto dei pacemaker miniaturizzati senza fili - commenta Gabriele - è stato possibile grazie a un gioco di squadra tra la Direzione strategica aziendale, la responsabile della Farmacia ospedaliera, Antonella Lombardo, e il direttore amministrativo del presidio, Giuseppe Sammaritano, per garantire le migliori cure e poter arrivare prontamente alla guarigione dei nostri pazienti”. Dallo scorso mese di settembre, dopo la consegna della nuova sala operatoria e dell’angiografo di ultima generazione, l’UOC di Cardiologia e UTIC dell’ospedale di Mazara del Vallo, ha praticato anche diversi interventi di elettrofisiologia quali studi elettrofisiologici (SEF) e ablazioni transcateteri per curare le tachicardie parossistiche sopraventricolari e le fibrillazioni atriali. Nei prossimi mesi si procederà con le sindromi da pre-eccitazione ventricolari (WPW) con l’obiettivo di ridurre gli indici di fuga di pazienti ed essere attrattivi per le nuove generazioni.

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